Storia degli arrosticini
Gli arrosticini, detti anche rustelle in diversi dialetti abruzzesi, sono spiedini di carne di pecora, castrato o agnello tipici dell’Appennino. Sono strettamente legati alla tradizione pastorale dell’Abruzzo e al consumo di carne ovina. Il loro luogo d’origine è spesso ricondotto alla fascia sudorientale del Gran Sasso d’Italia vicino L’Aquila e Teramo.
Preparazione degli arrosticini
La preparazione consiste nel tagliare la carne in tocchetti di circa di 1cm e infilarli in spiedini di circa 25-30cm. Gli arrosticini sono poi cotti alla brace, normalmente utilizzando un braciere dalla caratteristica forma allungata che prende il nome di rustillire, canala o canalina, per un tempo di 30 minuti cambiando il lato dello spiedino per creare i lati abbrustoliti. Durante la cottura la carne sarà quindi salata ed eventualmente insaporita ulteriormente con un ramo di rosmarino cosparso di olio extravergine d’oliva o di olio al peperoncino a seconda dei gusti. A seconda delle preferenze, gli arrosticini possono avere diversi gradi di cottura e salatura.
Gli ingredienti
Non è facile stimare quantità esatte per la preparazione degli arrosticini. Ecco gli ingredienti per la preparazione di 6-7 arrosticini:
- Carne ovina 800g
- Uno rametto di rosmarino
- Olio d’oliva 30g
- Sale fino 4g
Abbinamenti con gli arrosticini
Gli arrosticini sono solitamente accompagnati da fette di pane casereccio cosparse di olio extravergine di oliva e si abbinano egregiamente a vini rossi dal sapore intenso tra cui classicamente le numerose varianti del Montepulciano d’Abruzzo.